La Coppa Superlota

Quando ad essere decisivi non sono i calciatori

la Coppa Superlota Lotalandia: da decenni ogni anno ad agosto si disputa la Coppa Superlota con la formula della finale unica. La competizione è chiamata non ufficialmente anche supercoppa Lotaniana.

Il trofeo si chiama Coppa Superlota perché la vincitrice si fregia del titolo di squadra superlota. Il torneo non è organizzato direttamente dalla “Federazione Imbrogli Lotaniana Giuoco Calcio” ma dalla “Lega Lotaniana Serie A-B Annebbiate e sgraditi ospiti sudisti”.

La Coppa Superlota è il trofeo conteso tra la squadra che ha depredato lo scudetto, vale a dire i bianconeri della Ladrinentus, e la “vincitrice” dalla Coppa Lotalandia, vinta quest’anno dagli Azzurri della S.S.C. Eliopolis. La squadra Azzurra ha vinto irregolarmente cioè senza comprarsi gli arbitri ma la “Federazione Imbrogli Lotaniana Giuoco Calcio” ha fatto finta di non vedere perché essendoci la crisi e Lotalandia è piena di debiti, si è sentita in dovere di aiutare gli altri stati meno indebitati, se l’imbroglio fosse stato troppo palese, non facendo vincere qualcosa alla S.S.C. Eliopolis sarebbe stata esclusa dal finanziamento del fondo salva stati.

La Coppa Superlota è una coppa razzista ed antisudista che mai permetterebbe a squadre del Sud di detenerla. Infatti è stata forgiata sul monte Legalota dall’oscuro signore Polenton che ha riversato nel trofeo tutta la sua cattiveria, odio, razzismo e volontà di annientare chiunque non è indigeno della sua nebbiosa pianura. Questa coppa è come l’anello del potere forgiato da Sauron, ha una volontà tutta sua. Quando la Coppa Superlota percepisce che una squadra del Sud potrebbe vincere, attiva tutto il suo potere ed irretisce l’arbitro della finale e se è originario della Nebbionia, circuirlo è più facile.

Quest’anno dopo il primo tempo la S.S.C. Eliopolis era in vantaggio sui bianconeri. Nel secondo tempo la Coppa Superlota ha usato il suo influsso malefico ed ha soggiogato l’arbitro Munnezzemi di Bglota. Il direttore di gara in pochi minuti ha espulso tutti gli 11 giocatori dell’Eliopolis perché a suo parere avevano insultato il guardalinee in cinese, peccato che nessun calciatore Azzurro parla il cinese. La partita è terminata con 11 giocatori bianconeri in campo contro zero avversari, a questo punto la Ladrinentus è passata in vantaggio ed ha vinto la partita. Ad ogni gol dei bianconeri dagli altoparlanti dello stadio partiva un ritornello che ripeteva: “ponzi, ponzi ponzi po’, ti piace vincere facile?”

Alla premiazione i calciatori dell’Eliopolis non hanno partecipato rovinando questa festa lotaniana e polemizzando sulla grande impresa garibaldina dei bianconeri, che hanno dedicato la vittoria “Jack lo squartatore”.

L’arbitro Munnezzemi non ha partecipato alla premiazione dei suoi compagni di squadra perché nel dopo partita è andato sugli spalti ad espellere tutti i tifosi azzurri e tutti coloro che non hanno gradito l’ultima frazione della partita. Munnezzemi mostrava il cartellino rosso ed i tifosi dell’ Eliopolis uscivano schifati dallo stadio perché la partita era finita mentre l’arbitro vaneggiava che gli spettatori uscissero in seguito alla sua espulsione. Il giorno dopo Munnezzemi ha arbitrato anche la pulizia dello stadio mostrando il cartellino giallo agli addetti ai lavori, perchè secondo lui troppo lenti, quando questi lo hanno contestato, ha mostrato il cartellino rosso. Gli operai gli hanno immediatamente risposto: “Finisci tu di pulire lo stadio!.” Alla pubblicazione di questo articolo Munnezzemi sta ancora facendo le pulizie.

Nando Mandato