Non è vero che a Lotalandia niente funziona… come spesso si lamentano i cittadini. Esiste la “Protezione Incivile” che è l’esempio dell’efficienza.
Nata per creare un coordinamento tra le varie istituzioni in caso di emergenza o di calamità naturale la “Protezione Incivile” lotaniana è diventata “un sistema” tra i migliori al mondo.
La “Protezione Incivile” oltre a coordinare i soccorsi dopo una catastrofe, si occupa costantemente di portare avanti i danni.
Il governo lotaniano dovrebbe riservare una parte dell’esercizio finanziario per la manutenzione di quelle strutture atte a mantenere integro il territorio, invece su pressione della “Protezione Incivile” i soldi necessari non vengono erogati, così gli alvei dei fiumi non vengono puliti ne si fa manutenzione ai loro argini, non si mettono in sicurezza le montagne, non si costruiscono abitazioni antisismiche e si lascia la popolazione vivere tranquillamente alle falde di vulcani attivi e tante altre amenità. L’importante è aspettare che la calamità si verifichi….e vedere di nascosto l’effetto che fa.
Gli imprenditori che lavorano con la Protezione Incivile” sono dotati della stessa trombe da stadio pronte a suonare in caso di calamità naturale per meglio festeggiare gli affari che ci saranno con la imminente ricostruzione.
I soccorsi sono veloci; immediatamente dopo vengono celebrati i funerali solenni con tanto di tricolore lotaniano che avvolge le bare di quei poveracci morti nella disgrazia; inizia subito la ricostruzione dove la “Protezione Incivile” ha il privilegio di operare in deroga a qualsiasi legge.
Le gare d’appalto sono tutte truccate e si vincono in virtù della consistenza della mazzetta o dell’appartenenza alla mafia. La “Protezione Incivile” è contro queste cose ignobili, infatti non fa gare d’appalto ma arraffa tutti i lavori per la ricostruzione assegnandoli contro ogni legge ai membri della sua organizzazione favorendo compari, parenti, amici e tutti quelli che fanno parte del suo clan.
La “Protezione Incivile” è dispoticamente comandata dall’eroe lotaniano, vero eroe garibaldino: Guaio Belzebaso, un essere che più disgrazie ci sono, più gente muore e più diventa intoccabile; infatti cambiano i governi lotaniani… ma lui è sempre il furer della “Protezione Incivile”.
Quando G.B. taglia la strada ai gatti neri questi malgrado le loro sette vite, muoiono in poco tempo ed in circostanze disgraziate. Quando gli indigeni lo vedono arrivare sulla zona del disastro, si raccomandano l’anima a Dio e tentano inutili esorcismi. I pazzi giudici lotaniani (ce ne sono più di quanto se ne possa immaginare) per sport o per invidia lo accusano continuamente di disastri ambientali e reati vari.
Noi abbiamo avuto il privilegio di sentire l’eroe nazionale e garibaldino G.B.: “Sono un grande iettatore, ma alla iella, col mio indefesso lavoro, le do una grossa mano. Critico l’assurda pretesa degli amministratori locali che chiedono il loro territorio messo in sicurezza. Nella mia vita ho avuto la fortuna di occuparmi di quasi tutte le calamità verificate, mi manca solo l’eruzione del Velota, il vulcano di Nalota, l’antica Eliopolis; la sua eruzione non sarebbe una grande disgrazia e lo dico da buon nordista, sia per gli affari che ne verrebbero che per i terroni che ucciderebbe. Il mio unico rammarico è che questo vulcano è refrattario alla mia iettatura. Dico questo perché sono consapevole e ne sono fiero di essere, come dicono i terroni,n’omme ‘e merda e un diavolo vestito da angelo.”
Lothar Strunz