La riforma della scuola

Da scuola pubblica a squola publika

La scuola lotaniana dall’unità ad oggi, ha formato tante generazioni di ottusi. Il ministro della pubblica Ignoranza ha perciò deciso che bisognava migliorare.

L’imperativo del ministro Porchini è: “Basta con diplomati e laureati che enunciano frasi tipo: “se io potrei”, oppure hanno dubbi se l’Uruguay è in Nord America o Sud America”.

La riforma per le scuole elementari e medie inferiori si propone di aumentare le ore di ricreazione sostituendole alle ore di lezione inutili come: lettere, matematica, lingua straniera, geografia e religione. Tutto questo allo scopo di evitare agli alunni di queste scuole, la nostalgia dell’asilo.

Alle medie superiori le materie inutili già ridimensionate nella scuola elementare, saranno completamente cancellate insieme all’inutile educazione civica. La letteratura sarà più snella, infatti comprenderà solo tre opere letterarie scritte dello statista S.B. che nei testi ha già liberamente interpretato le regole grammaticali, con la stessa interpretazione che ha usato per leggi dello stato e quelle fiscali. I tre libri di Salvatore Barato che realizzeranno l’intero programma di letteratura, si dovranno studiare a memoria e sono: “La Lotalandia che ho in mente”, “Per fortuna che Io ci sono” e “Lettere di S.B. a Gorge Bush”.

In tutti gli ordini di scuole superiori saranno aumentate le ore apprendistato. I luoghi dei praticantati saranno differenti per gli studenti del nord e quelli del sud. Il principio sarà il medesimo: gli studenti minorenni lavoreranno fuori dalle scuole anche oltre l’orario scolastico e gratis, o pagheranno di tasca loro per poterlo fare. Nelle regioni del nord andranno in fabbrica alle catene di montaggio, incatenati nella loro postazione. Nelle regioni meridionali lavoreranno nelle discariche di rifiuti urbani o tossici senza le opportune protezioni.

La storia sarà una materia innovata in tutte le scuole con un programma notevolmente migliorato, imprimendo il concetto che gli uomini e le nazioni sono sempre stati governati da un solo uomo degno, santo ed altruista che si sacrifica per il popolo risparmiandogli lo scomodo di recarsi a votare e che questo uomo degno chiede in fondo molto poco: “totale e cieca ubbidienza da parte del popolo”.

Questa è la riforma che migliorerà la scuola lotaniana, attuando una parte del programma di quell’associazione segreta ed eversiva della quale anche S.B. ne faceva parte. Dopo questa riforma non capiterà più di sentire da un ex studente: “se io potrei” ma dirà: “se io potavo”, e alla domanda: “dove si trova il Cremlino? la risposta sarà: “in gelateria”, infine la matematica diventerà un opinione: “2+2=5”.

Joseph Epomeo