Basta con l’imperialismo napoletano!

Non è americano ma napoletano il vero imperialismo che opprime il mondo

San Giorgio a Cremano - Villa Vannucchi (opera del Vanvitelli) San Giorgio a Cremano: abbiamo incontrato i 5 militanti iscritti e dirigenti del M.I.S.S. (Movimento Indipendentista Secessionista Sangiorgese) che sono anche i membri del governo della nuova repubblica. Purtroppo nessuno al mondo ancora ha saputo della nascita di questo nuovo stato sovrano, mentre il resto dei sangiorgesi giudica i cinque promotori particolarmente eccentrici.

Dopo aver appreso dell’esistenza del Frunte Calabru, per l’indipendenza della Calabria, del Movimento Giovani Lucani, per l’indipendenza e la Grande Lucania, delle rivendicazioni di Taranto Città stato intendente, delle rivendicazioni indipendentiste dei cilentani, dell’Abruzzo stato sovrano, delle rivendicazioni capresi per un loro principato, ecco nascere il M.I.S.S. ovvero “Movimento Indipendentista Secessionista Sangiorgese” di cui pubblichiamo il manifesto.

Manifesto del M.I.S.S.

Creeremo uno stato sovrano di San Giorgio a Cremano. Superficie 4,11 chilometri quadrati. Una superficie quasi il doppio del Principato di Monaco e della Città del Vaticano messi insieme. La moneta sarà il “Giorgio” Sul fonte avrà la testa di Massimo Troisi e sul retro: San Giorgio che uccide il drago e la scritta “Repubblica di San Giorgio a Cremano”.

Basta con l’imperialismo napoletano! E’ il primo punto programmatico del “Movimento Indipendentista Secessionista Sangiorgese”. Già siamo stati dominati da Napoli all’epoca dei Barboni, degli Asburgi, degli Aragoni, degli Angiolini, del Ducato di Napoli, il famigerato furgone municipale. Duemila anni fa è iniziata l’oppressione napoletana quando gli antichi romani inserirono il territorio di San Giorgio a Cremano nel campo Neapolitano.

Abbasso Napoli! Siamo contro Napoli, come tutti i movimenti indipendentisti su citati. Non vogliamo ricreare uno stato sovrano che abbraccia i territori dell’antico Regno di Napoli. Qualcuno si chiederà perché noi odiamo Napoli. Abbiamo pensato a lungo alla risposta da dare. Il motivo è unico: i napoletani credono che Totò sia meglio di Massimo Troisi. Davanti a questa convinzione che noi sangiorgesi non potevamo accettare: l’unica soluzione era la “secessione”.

Mai più sotto Napoli! Una volta ottenuta l’indipendenza lo stato sangiorgese farà accordi commerciali con la Padania privatizzeremo i servizi del nuovo stato e li venderemo ai padani. Meglio con Torino e Milano che con Napoli. In cambio avremo l’onore ogni anno di vedere, Inter, Juve, Milan, Parma e Verona, le squadre del cuore dei militanti indipendentisti, venire a giocare contro il San Giorgio in amichevole.

Cultura e politica. La nostra azione politica e le nostre rivendicazioni si basano su una grande cultura storica. Abbiamo preso i libri in mano, abbiamo letto tutti i sussidiari di storia delle scuole alimentari e medie. Abbiamo fatto un overdose di telegiornali e mass-media italiani, per questo siamo così.

Unità nazionale. Preserveremo l’unità nazionale. San Giorgio a Cremano è una indivisibile ed eterna. Mettiamolo bene in chiaro con gli abitanti di San Giorgio Basso, non saranno tollerate le vostre becere idee secessioniste, alle quali reagiremo con forza e determinazione. Ecco cosa ha detto il nostro presidente della repubblica: “San Giorgio Alto e San Giorgio Basso devono rimanere unite nell’indissolubile vincolo dell’unità nazionale, nostro valore fondante, che non va messo in discussione con becere ideologie volte a seminare l’odio. Solo stando insieme San Giorgio Alto e San Giorgio Basso potranno affrontare le grandi sfide della globalizzazione”.

Noi de La Stampa Abrasiva pubblicheremo i manifesti di tutti coloro, che dal monolocale in su, vogliono dichiarare la secessione da Napoli,. Vi raccomandiamo di non ingolfare la nostra casella di posta elettronica.
Uto Sfogo