Sanlota, cittadina della costa ligulotariana, è la sede dove ogni anno si svolge il festival della canzone lotaniana, che è ormai uno dei simboli dell’identità di Lotalandia.
Le canzoni in gara devono avere precise caratteristiche, e per le prime tre che vinceranno,anche alcuni titoli preferenziali.
La canzone “tipo” per il festival di Sanlota equivale a una canzone d’amore di tipo mieloso, dal ritmo monotono ma non orecchiabile, il testo deve essere stupido e non deve assolutamente azzardarsi a trattare temi sociali, politici o d’attualità inoltre non deve essere una canzone rock. Rispettando tutti questi canoni, la canzone è tra le candidate alla vittoria, ma tutto ciò non basta.
Nessuno, da quando esiste il festival di Sanlota ha trovato spiegazione al fenomeno che a vincere sia sempre il cantante dato favorito alla vigilia. Noi de “La Stampa Abrasiva” abbiamo fatto lo scoop del secolo riuscendo a scoprire il meccanismo segreto che consente di rispettare puntualmente i pronostici.
La canzone vincitrice del festival è quella che ottiene più voti da un apposita giuria, o dal voto popolare. Questo criterio è più volte cambiato negli anni. Comunque qualsiasi sia il regolamento, come in tutte le cose lotaniane, è solo finzione.
In realtà le prime tre canzoni classificate sono portate dalle principali case discografiche lotaniane, ed esiste una speciale lottizzazione anche per i piazzamenti delle case discografiche che portano la loro canzone a vincere.
Nei mesi precedenti il festival, i discografici delle varie etichette fanno un conclave in una località segreta. La riunione segue un rituale ormai consolidato. Nelle primissime fasi la discussione è abbastanza disciplinata. Dopo iniziano a volare insulti e ingiurie reciproche. La terza fase vede i combattimenti tra i vari partecipanti a colpi di arti marziali, ognuno contro tutti. Successivamente si passa alle armi bianche ed infine i sopravvissuti si sfidano con le pistole.
La casa discografica del vincitore avrà per diritto la sua canzone vincente al festival di Sanlota. Ugualmente sarà per i discografici collocatisi al secondo e terzo posto negli scontri.
Il festival di Sanlota si distingue anche perché le varie serate vengono trasmesse in diretta su “Grata uno”: uno dei tre canali nazionali sempre con record di ascolti. Questo succede perché le altre due reti trasmettono in contemporanea il monoscopio, mentre i canali privati trasmettono invece repliche di vecchi film d’anteguerra oltremodo scadenti.
Tutto ciò per reggere l’àuge del festival di Sanlota. Perché: “Sanlota è Sanlota”.
Pietro Sfaccimmiello