Grazie Mille!

Erano tre cumpare...

I meridionali sono fortunati e non lo sanno! Perché? Perchè sono stati liberati!.... Ringraziamo la triade di benefattori: don Peppino, Vittorio Manuelo secondo di savoi e Camillo.

Innanzi tutto cominciamo con i ringraziamenti a don Peppino ed a Vittorio Manuelo.

Grazie per averci liberato, perché ora abbiamo il tempo libero per fare i disoccupati o per il tempo determinato oppure per lavorare in nero e senza garanzie.

Grazie perché prima lavoravamo troppo ed in fabbriche tutte nostre, siete stati così grandi benefattori che l’Opificio di Pietrarsa l’avete fatto fallire, in Costiera Amalfitana c’erano prima del 1860 più di cinquanta cartiere ed oggi ne sono rimaste solo due o tre. In Calabria c’era uno stabilimento siderurgico all’avanguardia ed oggi i calabresi sono così liberati dal lavoro che possono dedicarsi ad altro. A Procida c’erano compagnie di armatori con una flotta di ben 82 brigantini, oggi non è rimasto neanche un armatore procidano. Grazie per la chiusura di tante fabbriche delle Due Sicilie, per elencarle tutte, bisognerebbe compilare un elenco telefonico!

Ci avete liberato dal lavoro…di conseguenza vi dobbiamo ringraziare perché così abbiamo la possibilità di viaggiare. Prima del 1860 c’è ne stavamo nel nostro bel Regno delle Due Sicilie, dopo di allora, grazie a voi, viaggiamo in massa per emigrare alla ricerca del pane quotidiano.

Un grazie particolare a Camillo per i suoi intrighi internazionali che hanno isolato il Regno delle Due Sicilie e per aver preso per il culo il troppo buono Franceschiello facendogli credere che il Piemonte era uno stato amico. Purtroppo S.M. Francesco II lo ha capito quando ormai era già stato costretto a lasciare Napoli.

Ora i ringraziamenti esclusivi a Vittorio Maunelo secondo di savoi. Un ringraziamento e saluto circondariale a nome di tutti i militari Napolitani che dopo aver combattuto con valore ed aver difeso i loro sacrosanti diritti sono stati trattati alla stregua dei criminali al posto di quelli che sono venuti a fare i liberatori.

Grazie Vittorio Manuelo per aver fatto capire ai contadini Napolitani il progresso, che loro erano superati, come l’agricoltura, la devozione a Franceschiello e il non dover fare la leva obbligatoria per sette anni abbandonando la coltivazione della terra per un re che parlava francese. Davanti a questo progresso gli hai offerto una scelta democratica: “o briganti o emigranti”. Colore che hanno scelto di fare i briganti, in migliaia li hai spediti a fucilate ad incontrare il magno Ferdinando II, morto nel 1859, e poi, siccome non eri soddisfatto, hai praticato lo sconto famiglia facendo lo stesso trattamento anche a donne e bambini. Comunque sceglievano i contadini, alla fine il risultato è stato lo stesso, la terra non è stata più coltivata.

Ringraziamo anche figlio e nipotino del primo re savoi. Umberto, per gli operai attaccati nel 1898. Vittorio Manuelo terzo invece per aver mandato nella prima guerra mondiale, 500.000 meridionali a concimare la terra Veneta, abbandonando per l’eternità le attività agricole o di altri settori, mentre l’industria pesante del nord si arricchiva con le commesse belliche.

Peccato che davanti a tanta umanità dei savoi,di don Peppino e Camillo ci sono sempre più duosiciliani ingrati. Quelli che ancora credono al “ciuccio che vola” dicono: grazie Mille. Voi del nord rispondete: prego 443,2 milioni.

Joseph Epomeo