Scandalo nel calcio lotaniano

La "S.S.C. Eliopolis" è indagata per presunte irregolarità che l'hanno portata allo spareggio con la Ladrinentus, la squadra che ha preso più scudetti

Lotacity: il calcio lotaniano è nell’occhio del ciclone. Un’indagine iniziata a Nalota e proseguita parallelamente nella capitale Lotacity ed a Tolota, rischia di sconvolgere la geografia calcistica, la composizione dei campionati e le gerarchie tra club. Le indagini riguardano gli ultimi campionati ed in particolare quello 2004-05. Molte le squadre coinvolte, in particolare l’Eliopolis, compagine di Nalota che porta il nome della città prima dell’unità di Lota, è accusata di essere giunta allo spareggio per lo scudetto con la Ladrinentus, squadra bianconera di Tolota, violando quattro principali regole della F.I.L.G.C. “Federazione Imbrogli Lotaniana Giuoco Calcio”.

I capi d’imputazione per l’Eliopolis sono: non aver pagato e/o addomesticato gli arbitri per vincere le partite, non aver fatto dopare i suoi giocatori, non aver rispettato le regole di lottizzazione e le posizioni prevalentemente decise a tavolino del campionato ed infine aver avuto fortuna antiregolamentare di alcuni incontri.

Ecco nel dettaglio di cosa è accusata la “Società Sporchiva Calcio Eliopolis”.

Il primo capo d’imputazione va contro la regola di comprare obbligatoriamente gli arbitri. A Lotalandia gli arbitri si comprano con un’ offerta in busta chiusa, vincerà la partita la squadra che offre di più, in caso di offerte pari l’arbitro deciderà in base al peso politico della squadra, al numero di scudetti presi, alla fede calcistica ed alla sua particolare sudditanza psicologica economica. Se questi criteri non dovessero bastare l’arbitro deciderà in base alla classifica finale preventiva del campionato. La “Società Sporchiva Calcio Eliopolis” durante il campionato non ha mai messo in busta un’ offerta, anzi in venti partite non ha neppure dato la busta all’arbitro.

Il secondo capo d’imputazione si riferisce alla violazione dell’obbligo di dopare tutti i giocatori, sia quelli che scendono in campo sia quelli in panchina. Gli accertamenti della procura lotaniana della repubblica di Nalota, hanno scoperto che in tutte le gare del campionato, spareggio compreso, nessun giocatore eliopolista ha fatto uso di sostanze dopanti.

La “Società Sporchiva Calcio Eliopolis” non ha rispettato le posizioni decise precedentemente a tavolino. A Lotalandia, nel mese di agosto tutti i presidenti delle società calcistiche insieme ai politici che li appoggiano si riuniscono in una località segreta e in base a criteri si spartizione politica, economica e ricattatorie stilano la classifica del campionato che partirà a settembre. Dal quarto posto in giù le posizioni possono variare a salire o a scendere di un piazzamento a discrezione degli arbitri e delle loro personali sudditanze. Gli scudetti sono di norma assegnati con riunioni fatte ogni cinque anni tra i “grandi compratori”, ovvero le squadre che hanno comprato più scudetti.

Negli ultimi quindici anni il campionato lotaniano conta una quasi perfetta spartizione degli scudetti tra i bianconeri della “Ladrinentus” di Tolota, e i rossoneri della “Mierdalota” di Milota. Nella riunione dell’agosto 2004 si era stabilito che l’Eliopolis doveva piazzarsi al settimo posto, invece alla fine del campionato è arrivato primo ex equo con la “Ladrinentus”.

Il quarto capo d’imputazione per l’Eliopolis é aver avuto fortuna antiregolamentare in alcuni incontri. La fortuna secondo il regolamento della F.I.L.G.C. spetta solo alle tre squadre che hanno ottenuto più scudetti o a quelle che hanno preso lo scudetto negli ultimi dieci anni, e comunque solo alle squadre del nord del paese. Il regolamento federale è ricco di casi di fortuna regolare ed irregolare.

Lo scorso anno il campionato è terminato con lo spareggio tra Ladrinentus ed Eliopolis. Hanno vinto i bianconeri per 2-0 grazie alla trasformazione di due dei dieci rigori inventati dall’arbitro Cessolin di “Puzzàno dello Sciacquone”, agli azzurri dell’Eliopolis sono stati annullati tre gol per fuorigioco di cui uno realizzato con un tiro fuori area da un giocatore che non vedendo compagni davanti ha tirato ingannando il portiere e i numerosi avversari che aveva di fronte.

Il calcio di Lotalandia è un valido esempio di spartizione dei trofei, che non è sportivo, ma è politicamente ed economicamente perfetto. A Lotalandia si aspettano abili manager stranieri, da naturalizzare secondo la costituzione del paese, per mantenere fortissimo questo sistema già imitato da altri paesi, ma non in maniera così efficiente.

Nando Mandato